La Montagna infranta (soggetto per un film documentario sulla tragedia del Vajont)
In vista del 2013, cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, ho pensato di realizzare un film documentario intitolato “La Montagna infranta”, in ricordo di quel tragico avvenimento che ha drammaticamente colpito gli abitanti di Longarone, Erto e Casso e le zone limitrofe.
Il soggetto del video si basa sulle immagini girate nel novembre/dicembre 1963 nei luoghi del disastro dal regista Luigi Di Gianni, testimone oculare di quei momenti. Questo materiale cinematografico d’archivio (i cui diritti sono stati acquisiti per questo progetto dal DBC dell’Università degli Studi Padova) vede come protagonisti Tina Merlin e ad altri testimoni sopravissuti a quel terribile evento. Lo stesso regista e filosofo Di Gianni (dottorato nel febbraio 2006 onoris causa in filosofia presso la prestigiosa Università di Tubinga in Germania) sarà il protagonista di “La Montagna infranta”. La sua testimonianza verrà raccolta, nei prossimi mesi, direttamente sul territorio ancor’oggi ferito dalla terribile catastrofe: tra le rovine di Erto e Casso, sulle zone della frana, presso la diga e su altri luoghi cruciali.
Il film non vuole essere solo un documento di denuncia, ma una poesia audiovisiva sul senso di vuoto che ancora oggi devasta la memoria di quanti hanno vissuto il disastroso evento.
Il materiale d’archivio e la testimonianza contemporanea di Di Gianni verranno sceneggiate secondo le linee guida del soggetto dagli studenti del Laboratorio di Videosaggistica della Laurea Magistrale Specializzazione Produzioni Multimediali dell’Università di Padova di cui sono docente. Inoltre saranno utilizzati disegni animati da specialisti della computer grafica per descrivere e visualizzare le fasi cruciali della catastrofe. Questo film sarà diverso da qualsiasi altro finora realizzato su questo argomento.